Fondo pagina

 

 


 

PREPARAZIONE ROTANTE ISO

 


 

 

 

 

  Home

 

 

  Pubblicazioni

 

Introduzione

Anatomia sistema canalare
Biologia e patologia polpa
Fisiologia polpa
Patologia periapicale
Diagnosi

Isolamento del campo

Accesso

Lunghezza di lavoro

Rx e lunghezza di lavoro

Localizzatori d'apice

Strumentario manuale

Preparazione manuale

   Preparazione rotante ISO
   Preparazione ultrasonica
Le leghe in nichel-titanio

Preparazione rotante Ni-Ti

Sagomatura

Irriganti

Guttaperca

Cementi canalari

Tecniche di otturazione

VCAB

Sigillo

Casi clinici I

Casi clinici III

Casi clinici III

Casi clinici IV

Outcome I

Outcome II

Evidence Based Dentistry

Links

 
 

 

Quanto contenuto in questa sezione è attinto da testi e da letteratura internazionale, e non rappresenta necessariamente la mia opinione. Brochures, allegati inseriti sono il risultato della semplice trascrizione di materiale informativo dei Fabbricanti.


 

 

Strumentario rotante

 

 

classificazione ISO gruppi II e III

 

 

manipoli contrangolo

 

- Reciprocating Handpiece

- Manipoli a azione verticale

- Endoflash - endoadvance

- Endo-eze aet
- Conclusione comparativa sui dispositivi automatizzati

 

 

Strumenti rotanti di gruppo iso II e III

 

- Frese di Gates-Glidden

- Peeso reamers

- Strumenti rotanti tipo K-Type, U-Type, H-Type, e Drill-Type

 

REFERENCES
 

 


 

 

 

 

Strumentario rotante

 

 

 

Esso comprende gli strumenti tradizionali inclusi nei Gruppi II e III della classificazione ISO, e gli strumenti rotanti a conicità aumentata in nichel-titanio.

Questa sezione quindi rappresenta in parte un capitolo della storia per molti versi passata dell’Endodonzia, in parte (con riferimento soprattutto alla strumentazione rotante in nichel-titanio) un argomento di stretta attualità.

 

 

 

Classificazione ISO - Gruppi II  e  III

 

 

La Classificazione ISO raggruppa gli strumenti rotanti in:

  • Gruppo II: Strumenti azionati a motore, inseriti a scatto (chiavetta)  - alcuni hanno disegno identico a quelli di Gruppo I, ma sono fabbricati per essere usati su manipolo. Sono inclusi gli spingipasta (lentuli).

  • Gruppo III: Strumenti azionati a motore, inseriti a scatto (chiavetta) - frese o  reamers come le frese di  Gates-Glidden (tipo G). Peeso (tipo P), e molti altri – Reamers tipo A-, D-, O-, KO-, T-, e i Kurer Root-Facer.

Gli strumenti rotanti di gruppo ISO II e III progettati per impiego su dispositivi a motore possono (o potevano, per quanto riguarda gli strumenti di interesse solamente storico) essere utilizzati con tre tipi di manipoli contrangolo: manipolo a rotazione completa, con inserzione a scatto o con chiavetta, manipolo alternativo con movimento inverso di un quarto di giro, o manipolo speciale che agisce verticalmente, ma con in aggiunte un movimento inverso di un quarto di giro che viene innescato quando lo strumento è sotto stress. In aggiunta vi sono manipoli a bassa velocità alimentati a batteria, che vengono combinati con un localizzatore d’apice, progettati per prevenire perforazioni apicali. Poiché gli strumenti utilizzati su queste manipoli sono generalmente progettati per il tipo di azione prevista, è meglio descrivere i manipoli prima di discutere i loro strumenti.

 

 

 

manipoli contrangolo

 


La strumentazione con un manipolo rotante avviene per fresatura verticale in linea retta, oppure per taglio laterale. Con frese rotonde, o tronco-coniche, o punte diamantate, i manipoli a rotazione completa possono essere utilizzati per preparare l’accesso coronale agli orifizi canalari.
Inoltre alesatori speciali, elencati nel gruppo II ISO, possono essere utilizzati per allargare ad imbuto gli orifizi, per facilitare l'accesso agli strumenti tipo reamers in nickel-titanio a rotazione lenta che effettuano detersione e sagomatura, e infine per preparare i canali destinati all’alloggiamento di perni per il restauro definitivo dell’elemento dentale. Poiché alcuni di questi strumenti (in acciaio inossidabile) non si piegano facilmente, dovrebbero essere usati in canali perfettamente diritti. Dal momento che inoltre spesso procedono in direzione sbagliata o vengono forzati oltre i loro limiti, nelle mani dei neofiti possono causare perforazioni o possono rompersi. Una soluzione a questi problemi è usare un manipolo più lento, del genere dei manipoli riduttori: Medidenta/Micro Mega MM 324 (Medidenta/Micro Mega, Woodside, NY, USA), Aseptico Electric Motor Handpiece (Aseptico International, Woodinville, Wash., USA), Quantec ETM Electric torque control motor (Sybron-Endo; Irving, Calif.), Moyco/Union Broach Sprint EDM Electronic Digital Motor handpiece (Miller Dental; Bethpage, NY, USA). Questi motori elettrici sono specificamente studiati per i nuovi strumenti in nichel-titanio nella preparazione del canale. La velocità suggerita varia da 300 rpm per i NiTi ProFiles (Tulsa Dental; Tulsa, Okla., USA) ai 2.000 rpm suggeriti per gli strumenti LightSpeed.
Sono inoltre disponibili manipoli elettrici di cui può essere controllata non solo la velocità ma anche il torque. In altre parole, la velocità e il torque possono essere regolati per una determinata misura di un determinato strumento, e il manipolo si arresterà e invertirà la rotazione quando  il limite di torque verrà oltrepassato. Un elenco, non esaustivo ma esemplificativo, di concorrenti in questo campo comprende dispositivi quali l’Aseptico ITR Motor handpiece (Aseptico International; Woodinville, Wash., USA), il Nouvag TCM ENDO motor (Nouvag, Switzerland), l'Endo-Pro Electric Medidenta/MicroMega; Woodside, NY, USA), il ProTorq motor handpiece (Micro Motors Inc; Santa Ana, Calif., USA), il Tecnika Vision (ATR; Pistoia, Italy).

Infine esistono dispositivi come il Morita Tri Auto-ZX (J. Morita USA Inc. Irvine, CA, USA), che è un manipolo endodontico alimentato a batteria, a bassa velocità (280 rpm), con un localizzatore dell’apice incorporato. Utilizza strumenti rotanti in nichel-titanio serrati da un mandrino a pulsante. Il Tri Auto-ZX ha tre funzioni automatiche. Il manipolo si attiva automaticamente quando il file entra nel canale e si arresta quando il file è rimosso. Se è applicata troppa pressione, il manipolo si arresta automaticamente ed inverte la rotazione. Il manipolo si arresta automaticamente ed inverte la rotazione anche quando la punta del file raggiunge lo stop apicale, fatto che viene riconosciuto dal localizzatore apicale incorporato.
 

 

Reciprocating Handpieces

 

Un tipico manipolo a rotazione alternata è il Giromatic (Medidenta/MicroMega; Woodside, N.Y.). Accetta soltanto strumenti con serraggio a chiavetta. In questo dispositivo, il movimento di rotazione di un quarto di giro è effettuato 3.000 volte al minuto. La Kerr ha poi introdotto il M4 Safety Handpiece (Sybron- Kerr; Orange, Calif.), che ha un movimento alternato di 30 gradi e un unico mandrino di serraggio per il manico di normali files manuali. La Kerr Company consiglia che con l’M4 siano usati i suoi Safety Hedström Instruments.

 

Hülsman & Stryga (1993) riportarono risultati simili per l’M4 e per il Giromatic.



L'Endo-Gripper (Moyco/Union Broach; Bethpage, NY, USA) è un manipolo simile, con un rapporto di riduzione di 10:1 e un movimento di rotazione di 45 gradi. Come con il Kerr M4, l'Endo-Gripper usa strumenti manuali, non da contrangolo. La Union Broach consiglia i suoi files Flex-R e Onyx-R. Il manipolo Giromatic probabilmente ebbe una partenza infelice a causa degli strumenti inizialmente utilizzati, tiranervi che si dimostrarono di efficacia pessima. In seguito vennero introdotti files tipo Hedström e poi tipo K (Molven 1970, O'Connell & Brayton 1975, Klayman & Brilliant 1974). Più tardi ancora, la Micro Mega ha raccomandato l’uso dei suoi RispiSonic o Triocut come strumenti di scelta. Ad ogni buon conto, con il miglioramento degli strumenti, un certo numero di endodontisti sono "usciti allo scoperto", ammettendo di usare questi strumenti a moto alternato. I risultati riportati, tuttavia, sono controversi, con segnalazioni di "zipping" apicale e contemporaneamente di preparazioni coniche a diametro circolare (Weine et al. 1976, Harty & Stock 1974, Felt et al. 1982).
 

 

Manipoli a azione verticale


Levy ha introdotto un manipolo alimentato ad aria o elettricamente, con un’azione a spinta verticale da 0.3 a 1 mm. Più lo strumento si muove liberamente nel canale, maggiore è l’avanzamento. Il manipolo inoltre effettua un quarto di giro di movimento di reverse, quando lo strumento nel canale è intrappolato in un canale stretto. Se lo spazio è troppo stretto, il movimento cessa e l'operatore passa a un file più piccolo. Sviluppato in Francia, il Canal Finder System (Marseille, France) usa il file A, una variazione del file H.

Una versione recente del Canal Finder è l'EndoPulse (Endo Technic, CA, USA).

 

 

 

http:/For more informations click on the images

 

 

 

 

 

ENDOFLASH - ENDOadvance

 

(KaVo, Biberach, Germany)

 

 

L’ ENDOflash è un un sistema rotante che usa lime a conicità 0.02 in acciaio inossidabile e un manipolo con controllo di torque progettato per minimizzare l'incidenza di frattura dei files. Tuttavia, i files manuali inacciaio inossidabile sono poco flessibili e possono raddrizzare le curvature, generare errori procedurali quale trasporto apicale o coronale, zipping, stripping, la formazione di gomiti o intaccature (Weine et al. 1975, Briseno Marroquin et al. 1996).

 

Perez et al. (2005) prepararono canali simulati con  curvatura di 35° in blocchetti di resina usando files in acciaio inossidabile N° 30 a conicità 0.02 ENDOflash  e HERO Shaper in nichel-titanio N° 30 a conicità 0.04; più zips (10 vs 4) e più strippings (17 vs 0) furono generati dagli ENDOflash che dagli HERO Shaper; gli HERO Shaper, in media, rimossero più resina sulle pareti esterna ed interna della curvatura, e mantennero meglio la centratura dellla preparazione; gli ENDOflash produssero maggior trasporto.

 

Non più in produzione, il Kavo ENDOflash è stato sostituito dal Kavo ENDOadvance (KaVo, Biberach, Germany). Il manipolo lavora in base al principio di rotazione con limitazione del torque, ciò significa che integrato al manipolo vi è un accoppiamento elastico, che al raggiungimento del torque impostato interrompe la rotazione dell’inserto.
L' ENDOadvance può essere usato con tutti  i sistemi files NiTi con conicità > 2% idonei alle preparazioni rotanti.

 

 

 

 

Endo-EZE AET

 

(Ultradent Products, Inc., UTAH, USA)

 

 

Endo-EZE AET - Brochure: click on the image below

 

Endo-EZE AET - Presentation: click on the image below

 

 

Paqué et al. (2005) prepararono in vitro canali di molari mascellari con strumenti in acciaio Endo-Eze Anatomic Endodontic Technology (AET); la strumentazione produsse trasporto notevole del canale, specialmente nei canali mesiobuccali, con rimozione di grossi spessori di dentina; sulla base dei risultati ottenuti, sconsigliarono l’impiego dell’Endo-Eze AET per la preparazione di canali curvi.
Zmener et al. (2005) prepararono in vitro tre gruppi di 15 canali ovali in radici di premolari mascellari e mandibolari utilizzando Anatomic Endodontic Technology (AET), ProFile, e strumentazione manuale step-back con K-Flexofiles; a tutti i livelli, i canali strumentati con AET si dimostravano più puliti, con minore presenza di detriti e di smear layer (differenza significativa con gli altri due tipi di preparazione); ProFile e strumentazione manuale (senza differenze significative) producevano risultati più scadenti.

 

 

 

 

Conclusione comparativa sui dispositivi automatizzati

 

 

Si può dire dire con sicurezza che nessun dispositivo automatizzato sia in grado di produrre detersione e sagomatura ideali. La strumentazione manuale è essenziale per preparare e detergere il tratto apicale del canale, indipendentemente dal fatto che si abbia a disposizione un dispositivo automatizzato.

 

 

 

 

Strumenti rotanti di gruppo iso  II  e  III

 

 

Frese di Gates-Glidden


Due degli strumenti rotanti storici più popolari sono le frese di Gates-Glidden e i Peeso reamers. Le frese di Gates-Glidden sono parte integrante delle tecniche di strumentazione, sia per l'apertura iniziale degli orifizi del canale che per allargare i terzi medio e coronale, nei canali diritti come nei canali curvi.
Le frese di Gates-Glidden sono progettate in modo da avere un punto debole nella parte dello stelo più vicina alla parte che si inserisce sul manipolo in modo ch,e se lo strumento si frattura, si possa rimuovere facilmente la parte rimasta nel canale. La numerazione va dalla N° 1 alla N° 6, anche se queste misure sono state convertite nei formati della strumentazione ISO.

 

 

 


 

In una ricerca in vitro, Leubke & Brantley (1990) confrontarono due marche di frese di Gates-Glidden, bloccando la testa della fresa e poi torcendo la parte prossimale in senso orario o in senso antiorario. Non ci osservò un modello specifico di frattura, salvo che alcune si ruppero alla testa e alcune sulla parte prossimale dello stelo. L'esperimento fu successivamente ripetuto, con però la testa della fresa in movimento, simulando così la situazione clinica: tutte le frese si fratturarono sulla parte prossimale dello stelo (Luebke & Brantley 1991, Brantley et al. 1994).


 

Peeso reamers

 

l Peeso reamer (Dentsply/Maillefer; Tulsa, Okla.) è uno strumento usato per preparare la parte coronale del canale per un perno o per una ritenzione funzionale al restauro. Si deve fare attenzione nell’utilizzo della fresa di Peeso, nonostante la “punta di sicurezza”, onde evitare la perforazione laterale. La guttaperca dovrebbe essere stata rimossa precedentemente con un plugger caldo fino alla profondità prevista per l’alloggiamento del perno.

 

 

 

 

 

Strumenti rotanti tipo K-Type, U-Type, H-Type, e Drill-Type

 
Come già detto, gli stessi disegni utilizzati su strumenti manuali sono disponibili anche su strumenti rotanti. Gli strumenti rotanti erano già utilizzati un secolo fa. Strumenti rotanti tipo K (o reamers) fabbricati in acciaio al carbonio comparivano già su un catalogo dell’anno 1912 (Ingle & Bakland 2002). Sebbene la configurazione tipo K sia ancora ampiamente usata, i disegni rotanti a U (ProFile) e a fresa (Quantec) sono divenuti assai popolari.
 

 

 

REFERENCES

 

Brantley WA, Luebke NH, Luebke FL, Mitchell JC. Performance of engine-driven rotary endodontic instruments with a superimposed bending deflection: V. Gates Glidden and Peeso drills. J Endod. 1994; 20;: 41-5.

Briseno Marroquin B, Pistorius A, Willershausen-Zonnchen B. Canal transportation caused by a new instrumentation technique and three standard techniques. J Endod 1996; 22: 406-9.

Felt RA, Moser JB, Heuer MA. Flute design of endodontic instruments: its influence on cutting efficiency. J Endod 1982; 8: 253-9.

Harty F, Stock C. The Giromatic system compared with hand instrumentation in endodontics. Br Dent J 1974; 6: 239-44.

Hülsman M, Stryga F. Comparison of root canal preparation using different automated devices and hand instrumentation. J Endod 1993; 19: 141-5.

Ingle JI , Bakland LF, eds. Endodontics, 5th ed. London: BC Decker Inc.; 2002, p.493.

Klayman S, Brilliant J. A comparison of the efficacy of serial preparation versus Giromatic preparation. J Endod 1974; 1: 334-7.

Luebke NH, Brantley WA. Physical dimensions and torsional properties of rotary endodontic instruments. 1. Gates Glidden drills. J Endod 1990; 16: 438-41.

Luebke NH, Brantley WA. Torsional and metallurgical properties of rotary endodontic instruments. II Stainless steel Gates-Glidden drills. J Endod 1991; 17: 319-23.

Molven O. A comparison of the dentin removing ability of five root canal instruments. Scand J Dent Res 1970; 78:500-11.

O’Connell DT, Brayton SM. Evaluation of root canal preparation with two automated endodontic handpieces. Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod 1975;39:298-303.

Paqué F, Barbakow F, Peters OA. Root canal preparation with Endo-Eze AET: changes in root canal shape assessed by micro-computed tomography. Int Endod J 2005; 38: 456-464.

Perez F, Schoumacher M, Peli JF. Shaping ability of two rotary instruments in simulated canals: stainless steel ENDOflash and nickel-titanium HERO Shaper. Int Endod J 2005; 38: 637-44

Weine FS, Kelly RF, Bray KE. Effect of preparation with endodontic handpieces on original canal shape. J Endod 1976; 2: 298- 303.

Zmener O, Pameijer CH, Banegas G.Effectiveness in cleaning oval-shaped root canals using Anatomic Endodontic Technology, ProFile and manual instrumentation: a scanning electron microscopic study. Int Endod J 2005; 38: 356-63.

     

 

 


 

 

* Dr. Mauro Venturi

 

 

Inizio pagina